@@ -23,4 +23,6 @@ Le misurazioni, specialmente quelle successive allo scoppio del conflitto, coinv
Per quanto riguarda Israele, invece, è interessante notare come nei giorni intorno al 7/10, si notano diverse anomalie e fallimenti per quanto riguarda i siti riguardanti **Hacking Tools** e **Terrorism and Militants**, probabilmente messi in down dagli hacker di Hamas.
Negli stessi giorni poi si notano dei picchi nelle misurazioni di siti legati a temi "ricreativi" o di "svago", come alcol e droghe, gioco d'azzardo, gaming, siti d'incontri, pornografia e social. Oltre a ciò emergono dei picchi legati a piattaforme di blogging, strumenti di comunicazione e anonimizzazione, ma anche siti legati all'**Hate speech**. Ci sono invece poche legate alle notizie dai media e alla critica politica.
Il 17/10, giorno di intensi bombardamenti sulla striscia da parte di Israele, vengono effettuate diverse misurazioni legate a strumenti per aggirare la censura, strumenti di comunicazione, file sharing, hacking tools e soprattutto **Human rights** e **Political criticism**.
Il 17/10, giorno di intensi bombardamenti sulla striscia da parte di Israele, vengono effettuate diverse misurazioni legate a strumenti per aggirare la censura, strumenti di comunicazione, file sharing, hacking tools e soprattutto **Human rights** e **Political criticism**. Anche misurazioni legate a siti di news e diffusione dei media iniziano ad aumentare in maniera vertiginosa.
Intorno al 12/11 iniziano invece a presentarsi diverse anomalie e fallimenti nelle misurazioni, che proseguono nei successivi giorni in cui Israele prende controllo dei territori a nord di Gaza e bombarda un ospedale. Probabilmente il governo stesso ha cercato di mettere in down i siti di comunicazione, blogging, i social e i siti legati ai diritti umani per poter agire senza essere disturbato e per spingere sulla propaganda di stato.