1. Partendo da una delle libertà: (**" Libertà di eseguire il programma come si desidera, per qualsiasi scopo "**). Quanto è lecito non poter imporre vincoli di utilizzo su una propria creazione ?
1. Partendo da una delle libertà: (**" Libertà di eseguire il programma come si desidera, per qualsiasi scopo "**). Quanto è lecito non poter imporre vincoli di utilizzo su una propria creazione ? [atrent: bella domanda, legalmente non saprei, eticamente/moralmente io dico che la responsabilità è sempre dell'utilizzatore]
Supponendo per assurdo che un programmatore scriva del codice che, con una minima variazione non richiedente grosse competenze teniche, potrebbe essere utilizzato per intenti malevoli, come è possibile dimostrare la sua non complicità ? Lo sviluppatore non rischierebbe in tale caso di essere istigatore (involontario) del reato stesso?
1.**L'accesso ai bandi tramite piattaforme digitali**: dove la "law" è il regolamento per la partecipazione al bando mentre il "code" è rappresentato dalla piattaforma. Il regolatore, ovvero chi ha il controllo della piattaforma (o del codice), potrebbe in qualche modo agevolare un partecipante in maniera pressochè trasparente agli altri concorrenti.
1.**L'accesso ai bandi tramite piattaforme digitali**: dove la "law" è il regolamento per la partecipazione al bando mentre il "code" è rappresentato dalla piattaforma. Il regolatore, ovvero chi ha il controllo della piattaforma (o del codice), potrebbe in qualche modo agevolare un partecipante in maniera pressochè [atrent: non] trasparente agli altri concorrenti.
2.**Sistema controllo targa per parcheggio residenti**: dove la law è il verificare se alla targa del veicolo parcheggiato è associato un pass per la sosta residenti mentre il code è il codice effettivo che verifica tale associazione. Manipolazioni di tale codice potrebbero fare in modo di evitare sanzioni a uno specifico set di targhe inserito